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Disponibile procedura in PDF e strumento on line sul PAF
Pubblicato sul PAF, Portale Agenti Fisici, uno
strumento che consente, attraverso una procedura guidata, la valutazione dei rischi da esposizione a Radiazioni Ottiche
Artificiali emesse da apparecchi LED per illuminazione generale.
Questi dispositivi sono infatti sempre più utilizzati in uffici,
stabilimenti industriali, magazzini, ecc., per via dell'ottima resa e
risparmio energetico.
In teoria tali sorgenti di luce, in quanto progettate l'illuminazione dell'ambiente, non dovrebbero mai rappresentare per le persone. Tuttavia si tratta di una tecnologia che si sta sviluppando molto rapidamente, ed è noto un potenziale problema di rischio fotobiologico da esposizione ad emissioni di luce blu, potenzialmente lesiva per la retina.
Le norme di sicurezza IEC/CEI specifiche per i sistemi di illuminazione sono in fase di aggiornamento, proprio con il fine di stabilire limiti specifici di emissione “in sicurezza” per le diverse tipologie di emittenti disponibili sul mercato. Peraltro al momento, i produttori non hanno ancora rilasciato informazioni idonee a garantire la sicurezza fotobiologica per le persone riguardo i sistemi LED, quindi, nell’attuale carenza di normativa tecnica aggiornata che consenta a priori di ritenere trascurabile o accettabile il rischio correlato, è stata studiata una procedura di valutazione del rischio.
Il risultato è modulato su 3 livelli di rischio: basso, medio ed alto:
- Basso:
nessun
rischio fotobiologico. ai sensi del D.lgvo 81/08
- Medio:
Compatibile con valori limite associati al Gruppo 1 (CEI EN
62471:2009: nessun rischio fotobiologico in
normali condizioni di impiego). Rischio
potenziale
se la sorgente è fissata
dalle persone
per tempi superiori a 100 secondi cumulati nell'arco della giornata.
- Alto: Esposizioni maggiori rispetto alle massime ammissibili per il Gruppo 1 (CEI EN 62471:2009). Rischio significativo anche per tempi di fissazione inferiori a 100 secondi.
Negli ambienti di lavoro il risultato della valutazione dovrebbe risultare sempre di rischio “basso”.
In presenza di rischio classificato “ medio” si dovrebbero individuare soluzioni alternative di installazione, al fine di ridurre il valore a “basso”
Se la valutazione de rischio risulta “alto“ si è in presenza di un utilizzo improprio delle sorgenti, il che rende il rischio fotobiologico non trascurabile, richiedendo l'individuazione di soluzioni alternative in termini di installazione o scelta di sorgenti.
GMT Consulting può offrire supporto ai RSSP interni alle imprese nella valutazione degli agenti fisici, maggiori info sulla nostra pagina dedicata, all'interno dell'area Qualità Sicurezza e Ambiente
Scaricate il testo completo in formato PDF della procedura di valutazione del rischio da ROA LED, oppure andate alla pagina introduttiva sul portale PAF da cui si accede allo strumento di valutazione guidata on line.
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